Non è esente da questo destino neppure Windows XP, il più "evergreen" tra i sistemi operativi per computer che, dopo undici anni di impeccabile servizio, è ancora.
Il tempo scorre inesorabile, anche per ciò che sembrerebbe non dover mai tramontare.
Non è esente da questo destino neppure Windows XP, il più "evergreen" tra i sistemi operativi per compter che, dopo undici anni di impeccabile servizio, è ancora il secondo OS per personal computer maggiormente utilizzato al mondo.
L'orologio biologico imposto da Microsoft alla sua più longeva creatura si fermerà, come ha comunicato la stessa casa di Redmond, l'8 Aprile del 2014, quando cesserà il supporto ufficiale della software house fondata da Bill Gates.
Da quella data in poi cioè, non verranno più prodotti e rilasciati aggiornamenti, cosa che renderà, alla lunga, il buon vecchio XP sempre meno sicuro, oltre che via via maggiormente incompatibile con i nuovi software (già adesso, ad esempio, Intenet Explorer 9, per espressa volontà di Microsoft stessa, non funziona).
L'azienda di Redmond si appresta così a dare il colpo di grazie a quella che è stata la sua stella più brillante, fornendo a chi lo utilizza ancora la motivazione definitiva per la migrazione ad un sistema operativo più moderno, ma non solo, visto che tra circa ventiquattro mesi subirà la stessa sorte anche Office 2003.
Nella primavera del 2014 verrà così favorito il passaggio ad una versione di un OS più recente, che però potrebbe non essere necessariamente l'attuale Seven, dal momento che sarà già in auge da oltre un anno Windows 8 che, a quell'epoca, potrebbe già aver ricevuto il primo Service Pack, condizione non scritta, ma universalmente riconosciuta che sancisce la raggiunta maturità di una release di Windows, rendendola di fatto appetibile per una migrazione di massa.
Paradossalmente cioè, quello che è stato per molti mesi il principale avversario di Seven, potrebbe costituire l'ostacolo più grande per la consacrazione dell'attuale sistema operativo di Microsoft, che potrebbe "saltare il turno" in favore di Windows 8. L'ultima burla di XP ai suoi stessi creatori che, per lungo tempo hanno cercato di metterlo in un angolo senza esserci mai realmente riusciti.
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